Castro dei VolsciDenominazione abitanti :
castresi Altitudine : mt 385 Popolazione : 5250 Castro dei Volsci è un paese nel cuore della Ciociaria, a 100 km. da Roma, sulla Ferrovia Roma-Cassino-Napoli, dichiarato, nel 1964, dal Ministero della Pubblica Istruzione zona di notevole interesse pubblico "perché' raccoglie punti pubblici di belvedere di eccezionale importanza panoramica... ed inoltre la parte alta di Castro dei Volsci forma un complesso di cose immobili aventi valore estetico e tradizionale". Infatti, dagli spalti dell'antica Rocca, dove la tradizione popolare addita la grotta in cui si rifugiarono la leggendaria regina Camilla e suo padre Metabo, e' sempre possibile ammirare uno spettacolo vario e suggestivo. Nelle giornate nebbiose, sembra di trovarsi sulla tolda di una nave pronta a salpare in un mare grigio e tempestoso sul quale affiorano, come isolette baciate dal sole, le cime dei colli sparse nella pianura; quando il cielo è limpido e sereno, par d'essere sul proscenio d'un teatro sconfinato: da Palestrina a Cassino, sui monti lontani, come su ciclopiche gradinate, siedono i paesetti e le cittadine della valle; nelle notti estive, il paesaggio diventa incantevole e si ha l'impressione che l'ampio cielo stellato, piegandosi dolcemente all'orizzonte, si distenda ai vostri piedi come un immenso tappeto.L'abitato, sul pendio meridionale del colle, conserva ancora intatto, con archi, torri e muri di nudo sasso, l'aspetto del borgo medievale, stretto intorno alla fortezza. La campagna, che si estende fino alla sponda destra del fiume Sacco, e' intensamente abitata e costellata da graziose abitazioni. |
La rocca vista dall'elicottero (Via Civita) |
antico orologio civico Monumento alla Mamma Ciociara |
L'osservatore che curioso s'addentra nell'abitato, ha l'impressione che qui il tempo si sia fermato; vede casette di pietra grigia, addossate l'una all'altra come per sorreggersi a vicenda e riscaldarsi, viuzze strette e tortuose pavimentate di cotto e una piazza cosi' piccola da sembrare un salotto e, dappertutto, un silenzio e una calma che niente minaccia di turbare. "L'ingresso principale del Paese e' in Porta della Valle, sino al 1960 raggiunta per alcuni gradini da cui si distacca una rampa tesa a raggiungere la Rocca con salite rettilinee e svolte a gomito, ardite e ripide, che sventra gruppi di case, si lascia sormontare da altre porte, da altri archi ogivali, di continuo intersecati da altre rampe piu'; o meno brevi o strette. Grovigli di case e piccole abitazioni con prospettive assai particolari e ricche di colore locale. Man mano che procede, la rampa prende il nome di Via della Porta della Valle, Via dell'Orologio (a sinistra della quale si ammira un solido portale cinquecentesco con bugnatura a cunei e cilindri) e Via CivitaSullo spiazzo terminale sono i ruderi della Rocca colonnese (sec. XVI) ed il monumento alla Mamma Ciociara, inaugurato il 3 giugno 1964. Quest'ultimo è stato eretto a perenne testimonianza dell'eroico e mirabile sacrificio che, durante la seconda guerra mondiale, le madri di Castro e dei comuni limitrofi misero in atto dinanzi al turpe scempio, che le famigerate truppe del generale Juin riservarono alle loro figliole". |
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